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Mancano i medici e morti non calano, i progressi sulla salute sono fermi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/11/2018 14:29

Nella metà dei casi si sono perse vite per fattori di rischio prevenibili

Battuta d'arresto sulla strada per migliorare la salute dei cittadini nel mondo. Nel 2017 la mortalità non è calata, gli operatori sanitari continuano a rimanere sempre insufficienti, così come le tre principali cause di disabilità (lombalgia, depressione ed emicrania) sono le stesse da 30 anni. A fare il punto è il rapporto annuale Global Burden of Disease (GBD), pubblicato sulla rivista Lancet. "Senza vigilanza e sforzi costanti, i progressi fatti si possono perdere facilmente - si legge nell'editoriale a corredo degli studi - Non solo c'è un preoccupante rallentamento nei progressi, ma i dati mostrano esattamente quanto questi siano stati disomogenei".

C'è infatti la carenza di forza lavoro sanitaria in quasi la metà dei paesi (47%), dove ci sono meno di 10 medici per 10mila abitanti (per l'Organizzazione mondiale della sanità dovrebbero essercene almeno 23) e il 46% può contare su meno di 30 infermiere o ostetriche ogni 10mila. Tra l'altro l'emergere di problemi come guerre e conflitti, terrorismo e la crisi dei farmaci oppioidi potrebbe avere delle conseguenze negative nel tempo, se non si interviene. "Il mondo ha visto diverse storie di successo per la salute - Christopher Murray, direttore dell'Institute for Health Metrics and Evaluation, che ha coordinato il rapporto - Gli investimenti fatti nei paesi poveri sulle cure prenatali e i problemi di igiene hanno fatto la differenza per la vita di queste persone. Ma la combinazione di rischi metabolici e invecchiamento della popolazione continuerà a far salire le malattie croniche". Nel 2017 metà di tutte le morti globali sono state causate da quattro fattori di rischio prevenibili: pressione alta, fumo, zuccheri alti nel sangue e indice di massa corporeo alto.

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Le malattie non infettive rappresentano il 73,4% dei decessi, pari a 41,1 milioni di morti, dovuti a malattie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie croniche. In 10 anni sono aumentate del 22,7%. L'obesità inoltre continua a crescere in quasi tutti i paesi del mondo, con più di un milione di morti stimati per diabete, e quasi mezzo milione per malattie renali croniche dovute al diabete. Le prime tre cause di disabilità nel 2017 (e negli ultimi 30 anni) sono state invece lombalgia, emicrania e depressione. Nel 2017 ci sono stati ben 245.9 milioni di nuovi casi di lombalgia, 995.4 milioni di emicrania, 258.2 milioni di depressione e 22.9 milioni di diabete. "Il rapporto - conclude l'editoriale su Lancet - dovrebbe incoraggiare a pensare in modo diverso in questo momento di crisi, e spingere governi e agenzie internazionali a raddoppiare i loro sforzi per non perdere i progressi raggiunti".

fonte: lancet

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